domenica 7 agosto 2016

L'Arabia Saudita promette di controllare la pista saudita degli attacchi terroristici di Baviera

di GPD

Traduzione di Red Shaytan




Spiegel ha riportato che i 2 terroristi che hanno effettuato attacchi in Germania nelle città di Ansbach e di Wurzburg, sono stati in contatto con affiliati al Daesh basati in Arabia Saudita. Sabato, la rivista ha aggiunto che il governo saudita ha offerto alle autorità tedesche aiuto per le investigazione sulla pretesa pista saudita, ma Riad può essere presa di parola? 


Sabato, Spiegel riportava che le autorità saudite avessero offerto il loro aiuto nell'investigazione negli attacchi dinamitardi e con l'ascia perpetrati nelle città bavaresi di Ansbach e di Wurzburg del mese scorso. L'offerta di assistenza di Riyad arriva il giorno dopo la rivelazione da parte del settimanale tedesco che i terroristi che hanno effettuato gli attacchi sono stati in contatto con sospetti membri dell'ISIS/Daesh in Arabia Saudita. Der Spiegel ha appreso che le trascrizioni delle chat ottenute dai servizi di sicurezza tedeschi hanno determinato che  i 2 terroristi erano in regolare contatto  con sospetti membri del Daesh i cui nuneri telefonici erano registrati in Arabia Saudita. 

L'attentatore di Wurzburg, Riaz Khan Ahmadzai, che ha ferito seriamente alcune persone su di un treno con un ascia e un coltello, il 18 luglio, ha perfino lasciato un messaggio d'addio al suo contatto terrorista, scrivendo: "Ci rivedremo in paradiso". Prima di questo atto terroristico, il contatto di Ahmadzai ha suggerito al diciassettenne di investire un grosso gruppo di persone con un'auto, a cui il terrorista ha risposto dicendo di non essere in possesso della patente di guida.


Per quanto riguarda il bombarolo, Mohammed Daleel, che ha fatto esplodere s stesso (probabilmente per errore), ferendo 15 persone ad Ansbach, Baviera, il 24 luglio, Der Spiegel dice che il contatto della chat gli ha detto esplicitamente di provarci e di filmare il momento della detonazione e spedirlo al Daesh. Sabato, le autorità saudite hanno risposto alle rivelazioni dello Spiegel, offrendo aiuto agli investigatori tedeschi per trovare chi era dietro agli attenntati. Secondo lo Spiegel, un autorevole membro del governo saudita ha offerto aiuto, essendo in contatto ora le autorità di Riyadh con le controparti tedesche. Questo, aggiunge la rivista, è molto insolito, in quanto Riyadh normalmente adotta un "profilo molto basso" quando insorgono sospetti circa il suo aiuto al terrorismo islamico. in ogni caso, annota lo Spiegel, la cooperazione saudita può aiutare molto nello stabilire l'identità delle persone connesse al Daesh che hanno contattato i terroristi, incoraggiandoli ad effettuare i loro sporchi attacchi.

Comunque nessuno è convinto della sincerità di Riyadh. Sabato, la rete televisiva tedesca di notizie, Tagesschau, ha trasmesso un commento sulle notizie che gli assassini di Wurzburg e di Ansbach avevano connessioni con funzionari sauditi.

Il commentatore del Tagesschau, Bjorn Blaschke è stato deciso, nel richiamare che "ancora una volta il regno dell'Arabia Saudita, sia per quanto riguarda i governanti che i suoi cittadini, è sospettato di aver cooperato con terroristi islamici”. il giornalista ha suggerito che è abbastanza per ricordare l'inchiesta sul 9/11 dove dei 19 terroristi, 15 erano sauditi. 


Le tanto attese 28 pagine secretate del rapporto dell'investigazione sul 9/11, che sono state recentemente diffuse, hanno rivelato che due dei dirottatori erano in "in contatto e ricevevano sostegno e aiuto da individui che potevano essere stati collegati con il governo saudita". Venerdì, anche la CNN riportava che i documenti diffusi collegavano un supposto operativo di Al Qaeda come appartenente a una società collegata al principe Bandar bin Sultan, l'ex ambasciatore saudita in USA. Naturalmente la rete giornalistica USA è stata costretta ad aggiungere l'avvertenza che: "mentre il preteso collegamento con Bandar...non fornisce alcuna prova diretta che il principe sia complice negli attacchi del 9/11 “, sorgono nuove domande sul coinvolgimento dell'Arabia Saudita".

Blaschke, dal canto suo, suggeriva che anche se la famiglia reale saudita non fosse direttamente collegata con i jihadisti di al-Qaeda o del Daesh, in quanto questi ultimi hanno eseguito attacchi terroristici perfino all'interno del regno, tuttavia è importante sottolineare che l'Arabia Saudita è il paese con maggiori aderenze con i terrorsti e con la loro velenosa ideologia. 

C'è anche qualcosa di più che il giornalista ha notato ed è “ovvio che la famiglia reale sia strettamente collegata con la forma più reazionaria del  Wahhabismo, una scuola dell'islam sunnita". "Infatti," egli ha aggiunto,“ la posizione assunta da un devoto wahhabita differisce di poco da quella delle organizzazioni terroriste come  Al-Qaeda o Daesh".




Si aggiunga che l'Arabia Saudita è stata accusata di sostenere numerosi gruppi islamici che combattono il governo laico di Bashar Assad in Siria e il fatto che la guerra siriana ha direttamente condotto alla crisi dei rifugiati, (Mohammed Daleel di Ansbach era un siriano che aveva combattuto per il  Daesh e per al-Qaeda prima del suo arrivo in Germania), e  la promessa di Riyadh’ di "aiutare" le autorità tedesche subito non sembra più così allettante. 

Commento del traduttore

Tralasciando il fatto che questa notizia sia passata un po' sordina sui nostri media, sempre indaffarati a nascondere la realtà, cioè che questa immigrazione incontrollata ha aperto le porte a migliaia di jihadisti o comunque ad individui facilmente plagiabili dai burattinai del terrorismo che sono i servizi segreti anglosionisti che manipolano, non per questo sono meno condannabili, i capi dei gruppi salafiti, emerge una conferma dello scontro tra una lobby imperialista anglosassone anti Arabia Saudita e apparentemente antisionista, il cui frontman è casco d'oro alias Donald Trump (come spiego in questo articolo) e una lobby filosionista e filosaudita, rappresentata dalla strega sanguinaria Killary che tanto piace al sinistrume nostrano.
Comunque sia, entrambe le lobbies dovranno prima o poi obbedire alla superlobby della mafia kazara quando deciderà che la ricreazione è finita.
In questo senso ora è permesso ai servi tedeschi di latrare contro i culattosauditi (non che sia dispiaciuto per loro), scoprendo l'acqua calda, in Medio Oriente lo sanno anche i bambini dell'asilo che i culattosauditi e i pervertiti degli Emirati del Golfo da anni finanziano generosamente gli estremisti salafiti.
Per finire, in attesa della III Guerra Mondiale, siamo vicinissimi allo scontro etnico in Europa Occidentale; quale magnifica occasione per cancellare le residue libertà individuali!

Nessun commento:

Posta un commento