Di WAINE MADSEN
Traduzione di Red ShaytanFONTE
Al 43° incontro del G-7 che si riunirà dal 26-27 maggio del prossimo anno a Taormina, in Sicilia, il cancelliere tedesco Angela Merkel sarà affiancata da almeno una collega, il primo ministro britannico Theresa May, descritta come "una Margaret Thatcher agli steroidi" e molto probabilmente da una terza, il falco Hillary Clinton in rappresentanza degli Stati Uniti. La Sicilia non potrebbe essere in grado di sopportare la presenza di due minacce altamente instabili sull'isola: l'imprevedibile Etna insieme alle tre "vergini della guerra", Merkel, May e Clinton.
La Merkel, naturalmente, è la gran dama delle dimostrazioni di forza della Guerra Fredda. Con parole che avrebbero potuto uscire dalla bocca di un precedente cancelliere tedesco, un certo Adolf Hitler, la Merkel ha definito l'ammassarsi di truppe della NATO ai confini della Russia, in Polonia e nei Paesi Baltici, un "un concetto totalmente imperniato sulla difesa". Hitler usò un linguaggio simile per descrivere l'accumularsi delle truppe tedesche nel 1939 ai confini con la Polonia. Le truppe, sosteneva Hitler, dovevano difendere la Germania dalle aggressioni poste in essere dalla Polonia. Come Hitler, la Merkel oggi giustifica tali ammassi di truppe al confine con la Russia come un semplice atto in essenza "difensivo" . Le azioni della NATO, sin dai suoi inizi nel 1949, non furono mai s "difensive". L'aggressione della NATO contro la Jugoslavia nel 1990, un'azione determinata dal marito della donna che vuole unirsi alla Merkel e alla May in Sicilia nel maggio 2017, è un esempio calzante. Le azioni della NATO contro la Jugoslavia erano puramente improntate all'aggressione.
Per quanto riguarda il coinvolgimento della NATO in Afghanistan dopo gli attacchi del 9/11, quella nazione devastata dalla guerra civile non è mai stata una minaccia per l'Europa. Gli Stati Uniti sono diventati il primo stato della NATO ad invocare le misure collettive di auto-difesa di cui all'articolo 5 della Carta NATO come una mera trovata pubblicitaria a buon mercato, per creare il supporto globale per la nebulosa "guerra al terrore" di Washington.
La scusa della Merkel per l'invio di un battaglione tedesco al completo al confine lituano con la Russia è stata denunciata dal suo stesso ministro degli Esteri della "grande coalizione" democristiana con i rivali socialdemocratici. E' stato proprio il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier dei socialdemocratici che ha ammonito la NATO sul "tintinnar di sciabole e sulle grida di guerra" dirette contro la Russia. il Vice Cancelliere della Merkel, Sigmar Gabriel, anche esso del partito socialdemocratico, ha criticato il rinnovo delle sanzioni da parte dell'Unione europea contro la Russia, che viene spinto dalla Merkel. Il mondo può solo sperare che siano Gabriel o Steinmeier, a incontrarsi con la May e la Clinton in Sicilia nel 2017, ma la Merkel non mostra alcun segno di abbandonare nell'immediato la carica di cancelliere.
La seconda "vergine della guerra" che sarà in Sicilia il 43° G-7 è Theresa May, il ministro degli Interni britannico che ha sostituito David Cameron come primo ministro britannico dopo il referendum Brexit sulla continuazione dell'adesione alla UE del Regno Unito. La May, come Cameron, era una sostenitrice del voto per il "remain" e, anche se ha detto non ci dovrebbe essere un secondo referendum, lei e la Merkel potrebbero cercare nelle pause caffé una sorta di soluzione di "terza via" dietro le quinte.
Come ministro degli Interni, la May è stata la "regina della sorveglianza". May ha ricoperto la carica di ministro degli Interni per più tempo di qualsiasi recente predecessore e ha sostenuto ogni sistema orwelliano di spionaggio e di raccolta dei dati che è comparso sulla sua scrivania.
Il progetto preferito della May è stato l'Investigatory Powers Bill, attualmente all'esame della Camera dei Lord. Soprannominato anche "Snooper Charter", il disegno di legge di sorveglianza proposto darebbe alle forze dell'ordine e ai servizi segreti ampi poteri di accesso ai dati di navigazione Internet archiviati di un intero anno e la possibilità di raccogliere in massa i dati grezzi. La legge, se promulgata, renderebbe la Gran Bretagna la società con la sorveglianza più imponente del mondo. May inoltre aveva sostenuto il posizionamento di sistemi di videosorveglianza intrusivi in tutto il Regno Unito.
Il disegno di legge della May consente inoltre al governo di accedere a qualsiasi sistema informatico o rete dati di sua scelta. Il linguaggio usato nel disegno di legge dice: "il governo potrebbe impiegare una serie di tecniche impiegate dalle agenzie di apparecchiature che generano interferenze che possono essere utilizzate per spiare le comunicazioni, per ottenere i dati di apparecchiature o altre informazioni dal dispositivo. Il materiale così ottenuto può essere utilizzato a scopo probatorio o informativome in alcuni casi, può essere utilizzato per testare, mantenere o sviluppare le capacità di intercettazione". La "capacità di usare attrezzature in grado di interferire" non è nientete altro che espressione britannica da té con i pasticcini che significa "hacking".
May, come Merkel e la candidata alla presidenza degli Stati Uniti Hillary Clinton, è un falco. May ha deliberato di inviare truppe britanniche in Iraq, Siria, Libia e Afghanistan. Nel caso dell'Iraq, May aveva votato alla Camera dei Comuni il disegno di legge che autorizzava la Gran Bretagna a partecipare alla guerra in Iraq, che, come è stato ormai reso noto dal rapporto Chilcot sulla guerra, era basato sull'inganno e sulle menzogne del primo ministro Tony Blair circa la minaccia rappresentata dall'Iraq di Saddam Hussein. May è anche a favore del mantenimento da parte della Gran Bretagna della sua flotta di sottomarini nucleari Trident, posizione che è benvenuta negli ambienti della NATO.
La terza "vergine della guerra" che dovrebbe partecipare per la prima volta al vertice del G7 dei tre leader donna è la signora Clinton. Come May, Clinton ha votato, come senatore, per mandare i soldati in Iraq. Anche se Clinton è un democratico e May è un conservatore, nel mondo politico neoconservatore/neoliberale, non c'è neppure un centesimo di differenza tra i conservatori tradizionali e i liberali, sono tutti controllati dalle élite aziendali che assicurano che i governi cantino la stessa canzone filoglobalizzazione e antilavoratori .
Per Israele le tre "vergini della guerra" saranno un dono di Dio. A differenza del leader del Partito laburista Jeremy Corbyn, che è stato un critico razionale delle politiche di Israele e sta pagando un prezzo politico per questo, May è un campione di Israele e delle sue politiche draconiane in Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza. La signora Clinton ha di fatto rafforzato i legami con il regime della destra fanatica del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, un primario obiettivo della politica estera della sua amministrazione degli Stati Uniti. Per quanto riguarda la Merkel, il cancelliere tedesco ha sempre avuto solo parole di elogio per Israele e ha continuato a fornire sottomarini tedeschi allo stato del continuo apartheid.
L'arrivo delle "tre vergini della guerra" in Sicilia per il prossimo maggio farà sì che sia il mondo a rabbrividire. Tuttavia, vi è un'altra leader in attesa, che potrebbe fermare qualsiasi atteggiamento aggressivo congiunto di Merkel, May e Clinton. Le elezioni presidenziali francesi sono previste per il 23 aprile e il 7 maggio 2017. Il leader francese del Front National, Marine Le Pen è risultata quasi alla pari con il Presidente uscente François Hollande nei sondaggi d'opinione. Un presidente Le Pen potrebbe affrontare, una settimana dopo il suo giuramento, le "tre vergini della guerra" in Sicilia e potrebbe salvare il mondo dal conflitto militare in punti caldi come l'Ucraina e la Siria. Solo in un mondo in cui le linee politiche sono state offuscate da enormi quantità di denaro aziendale introdotto nella politica, un alfiere di un partito della destra nazionalista, come Le Pen potrebbe in realtà far avanzare la causa della pace. I vecchi giudizi politici del secolo scorso non sono più pertinenti. Oggi un progressista dovrebbe votare per un candidato di destra come Le Pen o anche un Donald Trump in modo che il G7 nel 2017 non rientri sotto l'incantesimo delle "tre vergini della guerra" intente a precipitare il mondo in pericolosi conflitti in Medio Oriente ed in Europa dell'Est.

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